Biodiversità coltivata: come tutelarla?

copertinafb_campagna_biodiversita_resizePossono dei miscugli di semi racchiudere al loro interno tanta forza e diversità da riuscire a salvarci dai disastrosi effetti dei cambiamenti climatici? E come gli agricoltori diventano custodi di patrimoni ambientali? AIAB lancia una campagna a tutela della biodiversità, del suolo e della libertà dei contadini: quando una manciata di semi può essere un grande capitale.

Perché è importante la biodiversità?

La biodiversità rafforza la produttività di un qualsiasi ecosistema (di un suolo agricolo, di una foresta, di un lago, e via dicendo). Infatti è stato dimostrato che la perdita di biodiversità contribuisce all’insicurezza alimentare ed energetica, aumenta la vulnerabilità ai disastri naturali, come inondazioni o tempeste tropicali, diminuisce il livello della salute all’interno della società, riduce la disponibilità e la qualità delle risorse idriche e impoverisce le tradizioni culturali.

Ciascuna specie, poco importa se piccola o grande, riveste e svolge un ruolo specifico nell’ecosistema in cui vive e proprio in virtù del suo ruolo aiuta l’ecosistema a mantenere i suoi equilibri vitali. Anche una specie che non è a rischio su scala mondiale può avere un ruolo essenziale su scala locale. La sua diminuzione a questa scala avrà un impatto per la stabilità dell’habitat.

La biodiversità, oltre al valore per se, è importante anche perché è fonte per l’uomo di beni, risorse e servizi: i cosiddetti servizi ecosistemici.  Di questi servizi, che gli specialisti classificano in servizi di supporto, di fornitura, di regolazione e culturali, beneficiano direttamente o indirettamente tutte le comunità umane, animali e vegetali del pianeta.

Quanta ne perdiamo?

Esistono diversi fattori di perdita di biodiversità.  A scala globale, il principale fattore di perdita di biodiversità animale e vegetale sono la distruzione, la degradazione e la frammentazione degli habitat, a loro volta causate sia da calamità naturali  sia e soprattutto da profondi cambiamenti del territorio condotti ad opera dell’uomo.

Anche i cambiamenti climatici stanno producendo alterazioni significative sulle comunità vegetali e animali. Ciò è abbastanza intuitivo, se pensiamo che le condizioni climatiche sono fattori decisivi che determinano quali sono le specie vegetali e animali che possono vivere, crescere e riprodursi in una determinata regione geografica.

Le principali cause di danneggiamento della biodiversità possono essere ricercate nella selezione varietale spinta, basata sull’omogeneità, ma anche la detenzione delle sementi in mano per il 70% a quattro multinazionali. Le sementi geneticamente modificate sono l’esempio più evidente di questo modello: un seme coperto da brevetto che affida ad un solo gene la sua resistenza, contro cui le piante infestanti nel breve periodo svilupperanno nuova opposizione, nonostante il massiccio uso di erbicida fatto necessariamente.

È proprio la biodiversità il cuore del sistema agricolo e questa va tutelata, sia con le pratiche agronomiche che promuovono l’agricoltura biologica e biodinamica, sia lavorando sui semi del futuro.

Come può essere fermata la perdita di biodiversità?

Una risposta realmente innovativa ci arriva dalla selezione evolutiva. Questa tecnica, figlia della selezione partecipata  fatta per millenni dagli agricoltori, è un metodo che affida l’adattamento dei semi, all’ambiente in cui sono coltivate, dove sviluppano un ottima risposta agli stress ambientali. Il risultato è quindi una varietà con ampia base genetica, e non un solo gene come avviene negli OGM.

Da numerosi progetti sul campo che AIAB – insieme ad altri enti e associazioni ha portato a termine –  nasce un’esperienza consolidata e un capitale di semi che consolidano un patrimonio tecnico di informazioni sulle varietà di miscugli da mettere in campo, a beneficio dell’agricoltura biologica e dei contadini.

 

…Custodendo

L’obiettivo della campagna è recuperare e diffondere questi semi di biodiversità, attraverso la disseminazione di sementi di grani antichi alle aziende agricole che vorranno partecipare al progetto, che diventeranno così custodi di semi.

Il risultato finale del progetto sarebbe quello di contribuire alla conservazione valorizzazione di risorse genetiche di grani e cereali antichi, non solo attivando una rete didattico-informativa, ma agendo nel concreto attraverso la moltiplicazione in purezza di antiche varietà da parte di agricoltori custodi ed arrivando alla produzione di farine mono varietali in mulini tradizionali o miniinulini, da rendere disponibili al piccolo artigiano o al consumatore  per la produzione di pane.

AIAB e i suoi partner forniranno miscugli di semi alle aziende biologiche, assistendole nella gestione e selezione evolutiva di questi miscugli di semi. Gli agricoltori diverranno così custodi di semi.

Le finalità di questa campagna sono diverse e correlata tra loro. Le più importanti sono:

  • riportare in campo la biodiversità necessaria a garantire produzione agricola anche in condizioni climatiche estreme
  • creare delle varietà con ampia base genetica adattate all’ambiente di coltivazione e in grado di continuare ad evolvere
  • restituire la proprietà del seme agli agricoltori sottraendoli alla dipendenza delle multinazionali

 

Come puoi contribuire tu?

 

Diventa anche tuCustode di biodiversità” affinché questi semi siano:

  • conservati nel tempo e abbiano una base genetica ampia,
  • selezionati in base alle condizioni pedoclimatiche dell’azienda,
  • di proprietà degli agricoltori
  • coltivati nelle aziende biologiche

 

Contribuisci effettuando un bonifico a:

A.I.A.B. CAMPAGNE

BANCA: Banca Popolare Etica

IBAN: IT56N0501803200000000117017

causale:  “Campagna Biodiversità”